Succo di Carota Nera

carota nera

Quando parliamo di carote l’immagine che si forma nella nostra mente è una bella carota dal colore arancione. Intere generazioni sono cresciute credendo che la carota sia solo di colore arancione. Anch’io ho sempre creduto che le carote esistessero del solo colore arancione fino a qualche anno fa quando finalmente ho scoperto che c’erano altri colori che ravvivano le carote.

Infatti è intorno al 1500 che nasce la carota arancione per selezione dei botanici olandesi, secondo una leggenda metropolitana in onore di William of Orange e adottata come Verdura Reale grazie al suo colore.

Ci sono anche carote di colore giallo, viola, bianco, nero e altre varianti di quei colori base.

Un giorno ero a Milano e ho fatto un giro in vari discount alla ricerca di radici amare, che fra l’altro non ho trovato, e al Simply di viale Stelvio, all’incrocio di via Farini, ho visto al banco della verdura delle carote nere. La prima impressione è stata che fossero delle carote andate male, e che il personale non se ne fosse accorto, invece erano delle sanissime carote nere, come indicato dal cartellino!

La carota nera ha origine in medio oriente, esattamente in Siria e in Turchia. Oggi è coltivata in Turchia, Afghanistan, Egitto, Pakistan, India e in estremo oriente.

La carota nera è sensibile alle condizioni del tempo e non cresce bene nei climi più freddi dell’Europa. Se coltivate in Occidente formano radici esili senza alcun fiore o fiori deboli e i semi ricavati non germinano. Si può comunque sempre tentare di piantarla nel proprio orto, i semi si possono trovare online.

Le carote contengono antocianine, parte della famiglia dei flavonoidi con proprietà antiossidanti. Attualmente sono in corso delle ricerche per le qualità anticancro e capacità di eliminare i radicali liberi, come pure di inibire il colesterolo cosiddetto cattivo. Pare che le antocianine contenute nella carota nera siano particolarmente efficaci nel trattare disfunzioni neurologiche come il morbo di Alzheimer. Sembra persino che siano in grado di contrastare le tossine dei farmaci chemioterapici che danneggiano le cellule sane.

C’è attualmente un ritorno della carota nera sui mercati occidentali non tanto ai fini alimentari quanto come fonte di coloranti naturali. Se bevi un bicchiere di succo di carota nera, ti conviene aspettare una mezz’oretta prima di uscire a meno che non vuoi rischiare di essere scambiato per un vampiro che ha appena finito il suo pasto.

Oggi mi sono fatto mezzo litro di succo con sei carote nere. Le ho preventivamente pelate perché non sono dichiaratamente bio, con un attrezzo che pela le verdure senza scarnificarle eccessivamente e le ho spremute con uno dei miei estrattori. Non uso più la classica centrifuga perché gli estrattori hanno una resa decisamente maggiore, se vuoi avere ulteriori ragguagli consulta questa pagina.

Carota nera pelata

Ed ecco il succo di carota nera, difficilmente potresti indovinare che si tratta di succo di carota se non l’assaggiassi e non avessi visto come viene fatto. Il sapore e dolce privo dell’amarognolo della carota arancione che siamo abituati a vedere. Se non lo bevo subito aggiungo un paio di spicchi di di limone per ritardarne l’ossidazione.

Succo di carota nera

Infine per pranzo mi sono fatto una insalata mista alla Julienne con carota nera, carota arancione e rapa rossa (barbabietola).

La ricetta è molto semplice:

Filare con l’attrezzo apposito :

  • due carote nere,
  • due carote “classiche”,
  • una rapa rossa.

Condire con:

Il tuo corpo ne sarà estasiato!

Carota nera alla julienne

Non hai i libri di Ehret? eccoli:

opera omnia di Arnold Ehret